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Il matrimonio cattolico

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LUOGO DELLA CELEBRAZIONE

Come norma stabilita dal decr. CEI, art. 23, la celebrazione deve avvenire nello parrocchia del domicilio di uno dei due sposi, o in quella dove i medesimi andranno ad abitare, oppure in quella dove almeno uno dei due nubendi è inserito con frequenza abituale: questo perché la celebrazione del matrimonio è un fatto che interessa l'intera comunità parrocchiale e non è soltanto un evento privato.

Per celebrare il matrimonio in altre Chiese, bisogna previamente presentare richiesta motivata al proprio Parroco che indicherà, in caso positivo, l'iter da seguire per 'eventuale autorizzazione. .


TEMPO DELLA CELEBRAZIONE

Il matrimonio, di per sé, può essere celebrato in ogni giorno dell'anno.
Secondo l'antica consuetudine della Chiesa, quando venisse celebrato in Avvento o in Quaresima, si dovrà tenere conto delle caratteristiche proprie di questi tempi liturgici.
In ogni caso, prima di fissare la data, è necessario che i fidanzati verifichino l'effettiva possibilità di celebrazione direttamente con il Parroco.


CELEBRAZIONE DEL MATRIMONIO RELIGIOSO CATTOLICO CON EFFETTI CIVILI

In Italia, i cattolici che intendono contrarre matrimonio sono tenuti a celebrano unicamente secondo la forma religiosa che prevede la trascrizione civile.
Almeno sei mesi prima dello data prevista per la celebrazione, i fidanzati dovranno presentarsi al Parroco della parrocchia dove risiedono, per concordare le modalità del primo e fondamentale adempimento che consiste nella partecipazione ad una serie di incontri di preparazione. Successivamente il fascicolo dei documenti, che in termine convenzionale viene detto Processicolo, è redatto dal Parroco dove ha la residenza civile uno dei due fidanzati: può infatti essere tanto il Parroco di lei, quanto quello di lui, a scelta dei fidanzati.
In tale Processicolo, dovranno essere contenuti i seguenti documenti:

1 - CERTIFICATO DI BATTESIMO e CRESIMA. Deve essere richiesto al Parroco della parrocchia ove è avvenuto il Battesimo. Su di esso dovrebbe essere annotata anche la Cresima e nel caso in cui ciò non si verifichi, occorre richiedere il Certificato di Cresima alla parrocchia ove si è ricevuto tale Sacra mento. Qualora questi documenti vengano inoltrati in un'altra Diocesi, come nel caso che provengono da una diocesi diversa rispetto a quella degli sposi, non è necessaria la Vidimazione della Curia.

2 - ESAME DEL FIDANZATO (E DELLA FIDANZATA). I due fidanzati vengono interrogati, separatamente, dal Parroco del'uno o dell'altro dì essi, a loro libera scelta. In casi particolari, lo sposo può rivolgersi ai proprio Parroco. Nel caso in cui il verbale delle interrogazioni, dopo l'esame di uno dei fidanzati, debba essere inviato in un'altra Diocesi, sarò necessaria la vidimazione della Curia, prima dell'invio all'altro Parroco.

3 - PROVA DI STATO LIBERO. È necessaria nei casi in cui un nubendo abbia risieduto per più di un anno, dopo il compimento dei 16 anni in una o più Diocesi diverse da quella in cui risiede attualmente. Questa prova viene svolta alla presenza di due testimoni che abbiano conosciuto il nubendo per tutto il tempo su cui sono chiamati a deporre. Detto esame può essere fatto dal Parroco che tiene il Processicolo o, eventualmente, da un altro Parroco. Qualora non fosse possibile trovare i testimoni adatti, la Prova di stato libero viene fatta mediante il Giuramento Suppletorio, contenuto nel modulo 'Esame del Fidanzato/a'.

4 - PUBBLICAZIONI Acquisiti i documenti di cui sopra, il Parroco che ha proceduto al Processicolo affigge le pubblicazioni in parrocchia e, se necessario, le richiede ad altra parrocchia. Chiede inoltre le pubblicazioni civili al Municipio. Le pubblicazioni dovranno rimanere esposte per otto giorni, ivi compresi due festivi di precetto. La validità dei relativi certificati è di sei mesi.

5 - STATO DEI DOCUMENTI. L'intero Processicolo rimane nell'Archivio parrocchiale. Nel caso il matrimonio venga celebrato fuori parrocchia, il Parroco consegnerà agli sposi il Mod. XIV Stato dei documenti. Quando il matrimonio si celebra in altro Comune, allega il Certificato Civile di eseguite pubblicazioni. Nel caso in cui la celebrazione vvenga in altra Diocesi, lo Stato dei documenti dovrà essere vidimato dalla Curia.

FORMA DELLA CELEBRAZIONE

Normalmente, il rito del Matrimonio si compie nel corso della celebrazione della Messa nuziale.
Per particolari ragioni, può celebrarsi con rito liturgico senza la Messa, e, in certi altri casi, anche in forma privata, alla presenza naturalmente del Sacerdote delegato e di due testimoni.

I TESTIMONI

Per quel che riguarda i testimoni, sono necessari e sufficienti due testimoni che abbiano compiuto 18 anni, quindi maggiorenni, e che siano capaci di firmare.
Sull'atto c'è spazio per le firme di altri due testimoni.
Per la Chiesa è vivamente raccomandabile che i testimoni non siano in posizione familiare irregolare (divorziati, separati, sposati solo con rito civile, conviventi), anche se le norme canoniche al riguardo non sono tassative, come invece si richiede, ad esempio, per i Padrini e le Madrine di Battesimo e di Cresima.


NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO

Giova ricordare agli sposi che, poiché il Matrimonio è un Sacramento, la celebrazione religiosa non dev'essere scambiata per una parata folcloristica né, tantomeno, deve diventare uno spettacolo profano.
Al riguardo, si raccomanda di avere sufficiente sobrietà negli addobbi floreali e nel vestiario, e di evitare ogni spreco ed eccesso di lusso.
Per quanto riguarda gli operatori video e fotografici, si richie de la necessaria discrezione nei movimenti e nell'uso delle luci.
In ogni caso, è vietato disturbare la liturgia della Parola e la parte centrale della Messa, dal Prefazio alla Comunione.
In tuffi i modi, sia per l'addobbo floreale che per la presenza di fotografi, é necessario, prendere accordi con il Parroco.
Infine, è da riprovare il lancio di riso ed altri materiali similari sulla porta della Chiesa e nello spazio immediatamente circostante.

LA MUSICA

Per ciò che riguarda la musica, si sottolinea che essa non deve avere parte preponderante nella liturgia, sia per la durata delle esecuzioni, sia per la qualità, che non deve scivolare nel profano.

EFFETTI CIVILI DEL MATRIMONIO RELIGIOSO

Il Matrimonio Religioso consegue gli effetti civili al momento della trascrizione, che viene richiesta dal Parroco entro 5 giorni dalla celebrazione.
Qualora gli sposi intendano rendere dichiarazioni ammesse dalla legge civile la separazione dei beni patrimoniali, eventuale legittimazione di figli, ecc.l, avvertano preventivamente il Parroco per la predisposizione dell'Atto.


CASI PARTICOLARI

Quando si presentano casi particolari (dispensa da pubblicazioni, vincoli di parentela, celebrazione solo religiosa ecc.), occorre rivolgersi al proprio Parroco, che darà le opportune indicazioni e predisporrà le necessarie domande da presentare alla Curia Vescovile.

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